L'ottone satinato non è utilizzato solo in ambito domestico per la sua eleganza, ma trova impiego anche nell’industria.

 

In questo articolo andremo ad approfondire le diverse tecniche di satinatura e i trattamenti successivi, delineando come ciascuno contribuisce a valorizzare e proteggere l'ottone in diverse applicazioni, illustrando brevemente le sue caratteristiche.

Caratteristiche dell'ottone

L'ottone è una lega di rame e zinco che si distingue per il suo colore giallo-dorato, più chiaro e vivace rispetto alla tonalità più intensa e rossastra del rame puro.

 

In particolare, conferisce caratteristiche come:

 

  • durezza e resistenza, superiori rispetto al rame puro, ideale per componenti soggetti a usura e tensioni meccaniche;
  • malleabilità e duttilità, che lo rendono facilmente lavorabile per creare componenti complesse, senza comprometterne l’integrità strutturale;
  • resistenza alla corrosione, in particolare nei confronti dell'acqua salata, rendendola una scelta prevalente in applicazioni marine e idrauliche;
  • conducibilità termica ed elettrica, sebbene non ai livelli del rame puro;
  • proprietà antimicrobiche, che inibiscono la crescita di batteri, virus e altri microrganismi.

 

La durezza dell'ottone, inoltre, può variare a seconda della sua composizione specifica e del trattamento a cui è stato sottoposto. In generale, l'ottone ha una durezza che può variare tra circa 3 e 4 sulla scala di Mohs, che lo rende moderatamente duro.

 

Tuttavia, la durezza può aumentare con l'aggiunta di altri elementi alla lega o attraverso processi di lavorazione, come l'indurimento per deformazione.

 

La composizione dell’ottone e le sue caratteristiche peculiari, dunque, consentono di impiegarlo in svariati campi.

Cos'è e a cosa serve la satinatura?

La satinatura è un processo di finitura superficiale applicato ai metalli, incluso l'ottone, per ottenere una superficie opaca e uniformemente ruvida.

 

Questa tecnica modifica l'aspetto estetico del metallo riducendo la riflessione della luce e creando un effetto visivo morbido e diffuso.

 

La satinatura si realizza attraverso vari metodi, tra cui la sabbiatura, la spazzolatura meccanica e l'impiego di prodotti chimici corrosivi, ognuno dei quali rimuove o modella strati superficiali del materiale in maniera controllata.

 

Oltre all'aspetto estetico, la satinatura può migliorare la resistenza alla corrosione tramite l'adesione di ulteriori trattamenti superficiali, come verniciature o rivestimenti.

 

Nel settore industriale, è un processo particolarmente apprezzato per la sua capacità di conferire un aspetto elegante e raffinato ai prodotti finali, mantenendo o migliorando nel contempo le proprietà tecniche del materiale sottostante, come nel caso dei tubi in ottone.

 

La satinatura, dunque, non solo ne esalta l'aspetto estetico conferendogli un finish opaco e uniforme, ma può anche migliorarne la resistenza alla corrosione grazie all'adesione di vernici o rivestimenti, amplificando ulteriormente la versatilità e l'applicabilità di questo metallo nell'industria.

Tipologie di satinatura per l'ottone

La satinatura dell'ottone può essere realizzata attraverso diverse tecniche, ciascuna con i propri metodi e risultati distintivi.

 

Dalla satinatura meccanica, che impiega abrasione fisica, alla satinatura chimica, che utilizza reazioni chimiche per alterare la superficie, queste metodologie offrono un ampio spettro di finiture per soddisfare varie esigenze estetiche e funzionali.

Satinatura meccanica

La satinatura meccanica è un processo di finitura superficiale utilizzato per conferire ai metalli un aspetto opaco e uniforme attraverso l'uso di attrezzature meccaniche.

 

A differenza di altri metodi che possono impiegare sostanze chimiche o trattamenti termici, la satinatura meccanica si esegue con:

  • spazzole abrasive;
  • nastri;
  • dischi;
  • altri utensili abrasivi.

 

Durante la satinatura meccanica, l'abrasione viene effettuata sulla superficie del metallo attraverso movimenti rotativi, oscillanti o lineari: questo può essere fatto utilizzando diverse attrezzature, dalle spazzole rotanti alle levigatrici a nastro, in funzione delle dimensioni e della forma dell'oggetto da trattare.

 

Il grado di finitura può essere modificato cambiando i materiali utilizzati per la satinatura; gli abrasivi comuni includono:

  • carta vetrata;
  • pad abrasivi (come quelli Scotch-Brite);
  • spazzole metalliche o sintetiche.

 

In ambito industriale, questo metodo è ampiamente utilizzato per:

  • migliorare l'aspetto estetico dei prodotti;
  • ridurre la riflettività della superficie;
  • preparare il metallo per ulteriori trattamenti (come la verniciatura o l'anodizzazione);
  • rimuovere ossidazione, ruggine e altri difetti superficiali.

 

La satinatura meccanica, infine, è apprezzata per la sua capacità di produrre risultati rapidi e consistenti su volumi elevati di pezzi. È, inoltre, un processo relativamente semplice che può essere facilmente integrato nelle linee di produzione esistenti.

Satinatura Scotch-Brite

Tra le tipologie meccaniche, rientra anche la sanitanura Scotch-Brite, tecnica eseguita con tessuti in fibre sintetiche, quali il nylon, arricchiti con particelle abrasive come l'ossido di alluminio e il carburo di silicio.

 

Questo metodo conferisce una notevole uniformità e riduce le imperfezioni del semilavorato industriale.

 

La pressione applicata e il movimento del pad determinano l'intensità della finitura e il grado di opacità ottenuto.

 

Le caratteristiche principali della satinatura Scotch-Brite includono:

 

  • finitura uniforme e consistente, evitando graffi e incisioni profonde che possono verificarsi con metodi più aggressivi;
  • controllo del grado di finitura;
  • versatilità, in quanto tecnica che può essere utilizzata, oltre all’ottone, su una vasta gamma di metalli e leghe, oltre che su diverse forme;
  • preparazione per trattamenti successivi, come l'applicazione di vernici o altri rivestimenti, in quanto ne migliora l'adesione.

Satinatura chimica

La satinatura chimica dell'ottone è un processo che sfrutta reazioni chimiche per modificare la texture e l'aspetto del metallo, conferendogli il distintivo finish.

 

A differenza della satinatura meccanica, che rimuove fisicamente lo strato superficiale del metallo attraverso l'abrasione, la satinatura chimica utilizza soluzioni corrosive per erodere selettivamente la superficie.

 

Viene realizzata immergendo l'oggetto in ottone in una soluzione chimica appositamente formulata; questa può contenere acidi che attaccano selettivamente la superficie dell'ottone come:

  • acido solforico;
  • acido cloridrico;
  • miscele più complesse.

 

La reazione rimuove un sottile strato superficiale, lasciando una finitura opaca e uniforme.

 

È richiesto, tuttavia, un controllo accurato della reazione in quanto la concentrazione della soluzione chimica, la temperatura e il tempo di immersione possono danneggiare eccessivamente il pezzo.

 

È, ad ogni modo, particolarmente utile per trattare oggetti con forme complesse o difficili da raggiungere, dove i metodi meccanici potrebbero non essere efficaci o pratici.

 

Anche in questo caso la metodica è utilizzata principalmente per preparare la superficie per ulteriori trattamenti o per rimuovere piccoli difetti e disomogeneità.

lavorazioni ottone

Trattamenti per l'ottone satinato

Dopo la satinatura, l'ottone assume un aspetto unico che può essere ulteriormente valorizzato e protetto attraverso diversi trattamenti post-satinatura.

 

I trattamenti in questione sono progettati non solo per migliorare l'estetica del materiale ma anche per aumentarne la durata e la resistenza.

 

Tra questi, la verniciatura, la passivazione, la sigillatura e la laccatura sono i più comuni, ciascuno con il proprio insieme di benefici e applicazioni specifiche.

 

Selezionare il trattamento appropriato dipende dall'uso finale dell'oggetto in ottone e dalle specifiche proprietà che si desidera enfatizzare o migliorare.

Verniciatura

La verniciatura è un trattamento post-finitura che fornisce uno strato protettivo aggiuntivo.

 

Applicando una vernice, che può variare in termini di colore, composizione e finitura, si crea una barriera contro:

  • ossidazione;
  • umidità;
  • altri agenti corrosivi.

 

Questo processo può essere realizzato tramite spray, immersione o altri metodi, a seconda delle esigenze specifiche e della dimensione dell'oggetto.

 

La verniciatura non solo prolunga la vita utile dell'ottone, ma può anche essere usata per conferire un aspetto personalizzato, con scelte che vanno da tonalità brillanti e vivaci a finiture più sobrie e opache, permettendo un ampio grado di personalizzazione per adattarsi a qualsiasi design o applicazione.

Passivazione

 

La passivazione è un trattamento chimico che aumenta la resistenza alla corrosione.

 

In tale modo è possibile rimuovere residui metallici e altre impurità superficiali che possono essere rimasti dopo la lavorazione, esponendo uno strato uniforme di metallo che è meno reattivo all'ossidazione e ad altri processi corrosivi.

 

Solitamente, la passivazione viene realizzata immergendo l'ottone in una soluzione contenente acidi come l'acido nitrico o citrico, che agiscono selettivamente sulla superficie per formare un film passivo protettivo.

 

Questo strato sottile e inerte agisce come uno scudo, migliorando la longevità e mantenendo l'aspetto estetico dell'ottone satinato nel tempo, rendendolo particolarmente utile in ambienti aggressivi o per oggetti destinati a un uso esterno prolungato.

Sigillatura

La sigillatura è utile per preservare la finitura e proteggere l’ottone dagli elementi.

 

Viene eseguita attraverso l'applicazione di un sigillante trasparente o leggermente colorato che forma uno strato protettivo sulla superficie.

 

Il sigillante, che può essere a base di cera, polimeri, o altri composti sintetici, penetra nelle microscopiche irregolarità della superficie satinata, bloccando umidità, contaminanti e agenti ossidanti.

 

Questo non solo aiuta a mantenere l'integrità e il colore originale dell'ottone, ma previene anche la formazione di macchie e la perdita di lucentezza nel tempo.

 

La sigillatura è particolarmente raccomandata per oggetti esposti a contatto frequente o in ambienti aggressivi, garantendo che l'ottone mantenga la sua bellezza e prestazione per diversi anni.

Laccatura

La laccatura è un trattamento finale per l'ottone satinato che mira a proteggere e valorizzare la sua superficie.

 

Prevede l’applicazione di uno strato di lacca, una resina trasparente o leggermente colorata, che asciugandosi forma un film duro e lucido.

 

La laccatura non solo salvaguarda il metallo dall'ossidazione e dalla corrosione, ma accentua anche la sua finitura satinata, conferendogli una lucentezza attraente e duratura.

 

È particolarmente utile in quei contesti in cui l’aspetto estetico è tanto importatante quanto la durabilità, come in:

  • oggetti d'arredamento;
  • strumenti musicali;
  • componenti architettonici.

 

Facile da applicare, la laccatura offre un modo efficace per proteggere l'ottone mantenendone intatta la bellezza naturale.