In questo approfondimento ci soffermiamo sulle tecniche di lucidatura e manutenzione per rendere l’ottone lucido nel tempo.
Le uniche soluzioni per preservare la lucidità di un materiale quale l’ottone lucido sono l’abrasione manuale utilizzando il classico “olio di gomito” o la “verniciatura con trasparente della superficie”, dal momento che la sola esposizione in atmosfera di per sé conferirà nel tempo il classico aspetto brunito o bronzato oggi molto ricercato in alcuni settori.
È importante sottolineare che, anche lasciando degradare la superficie lucida, ciò non comprometterà minimamente l'integrità del pezzo.
Il grado di finitura delle lastre in ottone viene di norma ottenuto attraverso l’impiego di leghe senza piombo, a fronte di un’ampia gamma di spessori, formati e stati fisici.
In questo modo è possibile rispondere alle specifiche esigenze delle aziende operanti in settori quali arredamento, oggettistica, rivestimenti, architettura e complementi artistici, per citarne alcuni, garantendo di volta in volta la migliore qualità.
Per gli spessori laminati a freddo fino a 5 mm è possibile effettuare servizio di satinatura, lucidatura e protezione in PVC. Tali trattamenti, tuttavia, non bastano a prevenire la comparsa di ossidi verdi superficiali, specialmente se non si ha la possibilità di stoccare i semilavorati in ambienti sostanzialmente privi di umidità.
Lucidatura dell’ottone: la tecnica di lappatura
La lappatura è un procedimento di finitura ampiamente utilizzato per ottenere superfici lisce e brillanti su una vasta gamma di metalli.
Questo processo di finitura comporta la rimozione graduale del materiale in eccesso dalla superficie da lavorare attraverso l'uso di abrasivi con differenti gradi di granulometria.
Gli abrasivi vengono applicati su una ruota o un disco rotante, il quale viene fatto scorrere sulla superficie da trattare. Con il passare del tempo e l'azione degli abrasivi, la superficie si trasforma, diventando sempre più liscia e riflettente.
La lappatura può essere eseguita manualmente o con l'ausilio di macchine specializzate. L'approccio manuale è preferibile per lavorare su superfici più piccole o delicate, mentre l'utilizzo di macchinari è più indicato per trattare superfici più estese o dure. Questo processo è estremamente vantaggioso nell'industria manifatturiera, poiché consente di ottenere tolleranze dimensionali precise e superfici estremamente uniformi.
Un aspetto chiave della lappatura è l'uso di una pasta abrasiva, nota come pasta per lappatura, che viene applicata tra la superficie da lappare, spesso chiamata "tavoletta", e la superficie di lappatura.
La tavoletta viene quindi spostata avanti e indietro o fatta ruotare contro la superficie di lappatura con una leggera pressione. Il movimento genera un'azione abrasiva che gradualmente elimina le imperfezioni e il materiale in eccesso, producendo una superficie notevolmente più liscia e uniforme.
In sintesi, la lappatura è un procedimento di finitura meccanica impiegato per migliorare le superfici di oggetti metallici con l'obiettivo di renderle lisce, piatte e altamente riflettenti.
Sebbene richieda attenzione e precisione, è altamente efficace nel conseguire risultati di elevata qualità in termini di finitura superficiale, ed è ampiamente utilizzato per migliorare la qualità di parti meccaniche, valvole, cuscinetti e altre componenti in svariate industrie.
Lucidare l’ottone a specchio come funziona
Nulla vieta per lucidare a specchio l’ottone di effettuare un passaggio con un disco di cotone, da applicare sulla punta di un trapano: il movimento rotatorio favorisce la lucidatura del materiale. Attenzione però che lo strato di cotone sia piuttosto spesso. È possibile aggiungere una pasta apposita per un effetto più performante.
Entrando più nel dettaglio possiamo affermare che il sistema più noto per lucidare a specchio l’ottone è l’uso del platorello con polish siliconato o non: una soluzione che è alla base di qualsiasi trattamento di lucidatura di superfici metalliche, il medesimo sistema universalmente in uso nelle carrozzerie per auto.
Come rimuovere lo strato ossidato dall’ottone
Come abbiamo già avuto modo di accennare, la comparsa di ossidi verdi è qualcosa che avviene in maniera naturale nel caso dell’ottone: non è perciò da considerare indice di cattiva qualità.
Come rimuovere questo strato superficiale così fastidioso alla vista? L’ideale è utilizzare prodotti specifici per la pulizia.
Un metodo naturale delicato ed efficace è quello di ricoprire l’oggetto con una soluzione a base di acqua e bicarbonato, lasciandola agire per circa una o due ore.
Dopo tale procedura non dovrebbero più esserci residui ossidati. Il manufatto va sciacquato e asciugato.
Fonti:
https://www.dspuliturametalli.it/lucidatura-metalli/lucidatura-ottone/
https://www.mbs-technology.it/il-processo-di-lucidatura-dell-ottone/
https://www.fonderiainnocenti.com/pulire-ottone
https://www.cuttingtools.it/2019/06/17/come-lucidare-ottone/#:~:text=Come%20lucidare%20l'ottone%20a%20specchio,-Ora%20hai%20tolto&text=La%20soluzione%20migliore%20%C3%A8%20quella,limone%20con%20sale%20o%20bicarbonato.